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LA CROIX

L'ULTIMO GIORNO DI UNA REGINA

La condanna della luce

"Maria Stuarda – L’ultimo giorno" è un viaggio senza sconti dentro l’agonia lenta del potere e della fede, il racconto tragico delle ultime ore di una donna inchiodata alla propria regalità come a una croce. Dopo diciannove anni di prigionia, Maria viene trascinata davanti a una corte che ha già deciso il suo destino. Il verdetto è una formalità. Il patibolo, una sentenza politica mascherata da giustizia.

La regina contesta con lucidità glaciale il diritto stesso di essere giudicata. Rifiuta il tribunale, ma non la sua sorte. Quando la condanna arriva – pronunciata non davanti alla folla, ma nel silenzio umido della sua cella – Maria non si spezza. Si prepara. E affronta la morte con una grandezza che nessuna corona, nessun trono avrebbe potuto garantirle.

Un dramma di carne, ferro e spirito

Nel cuore del dramma si agita un conflitto implacabile: fede contro potere, verità contro necessità, dignità contro strategia. Maria incarna un mondo perdente ma integro: la bellezza, l’amore, la fede come atto estremo. Elisabetta, sua antagonista invisibile ma onnipresente, rappresenta il volto spietato della ragion di Stato: la maschera della giustizia, l’ingranaggio che stritola la pietà.

Ma il vero scontro non è solo tra due regine: è dentro Maria stessa. Dentro il corpo di una donna che ha amato, sbagliato, subito. Che si è sentita abbandonata da Dio, eppure a Dio ritorna. Che conosce il peso del peccato, e sceglie di portarlo fino al ceppo, con passo regale e cuore esposto.

Il trionfo della vittima

C’è qualcosa di profondamente disturbante in questo spettacolo: l’umanità. Nessun eroe, nessuna martire intoccabile. Solo una donna sola, che si prepara a morire davanti agli occhi impassibili del potere. Ma lo fa con una calma feroce, con una serenità che è sfida e resurrezione.

Perché la morte, per Maria, non è disfatta. È trasfigurazione. Espiazione. Riscatto. E nel momento in cui poggia la testa sul ceppo con le proprie mani, è lei – non chi la giustizia l’ha piegata – a vincere davvero.

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Dramma storico

di

Maurizio Tonelli

regia

Maurizio Tonelli

con

Silvia Garagnani

musiche

Nicola Olla

aiuto regia

Silvia Driol

produzione

Modesta Compagnia dell'Arte

Bologna

durata 50 min

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